Un giorno la mente invidiosa disse al cuore:
“Non capisco perché gli uomini dicono che della loro vita sei il motore.
Sei un organo importante te lo concedo è vero,
però non sei così speciale.
Ora non ti agitare poiché ti voglio dire
che il tuo motore è difettoso; è fragile.”
Il cuore come sempre le chiese dolcemente:
“Dimmi ti prego perché dici che sono fragile?”
La mente perfida rispose:
“Il difetto che ti rende fragile è che dai troppo amore,
ogni avvenimento per te è un’emozione,
soffri, piangi, pur nel dolore riesci ad amare e perdonare
una carezza ti scoglie come neve al sole,
questo è il difetto che c’è nel tuo motore.”
Io son la mente, son fredda calcolatrice e razionale,
tu vedi solo il bene mentre io so ragionare
e cerco sempre cosa mi conviene,
se stare con il bene o con il male,
io sì che son speciale.
Con un battito d’amore così rispose il cuore:
“Non hai capito che nella creazione tra noi c’è un equilibrio
la giusta compensazione?
Tu sei la mente calcolatrice, fredda intelligente,
per questo non puoi amare,
mentre io che sono il cuore con la mia fragilità,
io posso amare.
Non mi interessa chi di noi due è speciale,
poiché questo motore ad altri può donare solo…
tutto il suo calore.
Complimeti Giuliana… è bellissima!
Un bel dialogo tra mente e cuore, tra ragione e sentimento, un confronto tra due aspetti della personalità dell’uomo: la capacità di amare di riflettere sulle scelte.
La perfezione sarebbe che affettività e razionalità viaggiassero sempre di pari passo.
… Ma siamo esseri umani e la perfezione non è di questo mondo.
Se posso permettermi di esporre un parere formale, ripenserei alla composizione dei versi e delle strofe, perchè l’aspetto didascalico della poesia ne uscirebbe al meglio.
Ciao
anna
Ciao carissima, come vedi è giusto ciò che hai detto…
la perfezione non è di questo mondo, lo so è giusto il tuo commento, ci proverò, un abbraccio ciao.
Veramente i mie complimenti, molto molto bella!!!
Già è proprio così.