Nuoto al largo
in un pomeriggio d’estate
con bracciate che seguono il ritmo
che il mio corpo conosce.
Poi mi volto, mi lascio andare
e guardo la riva
da cui sono partita.
Respiro, attendo,
ma, improvviso,
il dolore mi assale.
Sono sola, lontana,
non so ritrovare la via.
Anche ora
mi sento lontana,
in un’acqua che non riconosco
e galleggio
aspettando le forze
per nuotare verso la riva.
Nel frattempo
scrivo poesie
per colorare un cielo di piombo.
Respiro.
Attendo.
Ignoro il dolore.
Cerco la via.
A volte è il dolore a indicarci la via, altre volte la nasconde; se lo ignori troppo perdi le indicazioni, la rotta, la bussola, la salvezza della riva.
5st. ciao.
Bellissima. Cercare la via… Succede che certe mattine anche col sole, il cielo diventa di piombo, le responsabilità del quotidiano pesano come mattoni dentro la borsa che ci portiamo appresso, i sassi nella strada che percorriamo bucano i piedi anche se le scarpe sono pesanti e con para. Che fare? Ignoriamo il dolore cerchiamo di andare avanti. Questo sappiamo fare, fino a quando di nuovo, un sole generoso torna ad abbracciarci.
Complimenti, 5st.
Sandra
Io ho percepito quella strana sensazione che abbiamo quando a volte, non avendo ciò che desideriamo o non essendo dove vorremmo essere, tendiamo nell’adeguarci perlomeno a “personalizzare” (è brutto come termine ma non mi passa altro per la testa) il posto in cui siamo.
Come quando ci assegnano un posto che non ci piace così tanto e allora pensiamo “beh, dato che devo restarci almeno lo abbellisco a modo mio”. Il sapersi adeguare è una virtù importante che non tutti hanno.
Anche se lontano da quello che intendevi tu il mio pensiero mi ha portato a riflettere su questo strano aspetto.
Grazie e complimenti come sempre.
Raf
“Per colorare un cielo di piombo…” e tu ci riesci a trovare i colori coi versi… Brava!!
Colorare il cielo non è sempre facile quando si vive un dolore, ma bisogna trovare la forza nell’attesa che il sole ritorni.
Complimenti Anna per questi bellissimi versi!
Naturalmente 5 stelle.
Ciao Anna, la tua poesia è bellissima, questa sensazione di essere a volte, in un posto che non si riconosce, mi capita di sentirla, e non perchè attorno a me sia cambiato qualcosa, ma solo perchè a volte ho la sensazione di essere sola, di non poter essere compresa, neanche dalla persona che amo e che è con me da tanti anni, io penso che ci sia una parte di noi, che solo noi conosciamo, e che a volte si risveglia, dandoci questa sensazione di solitudine. Bravissima Anna, e scusami per i commenti mancati sui tuoi scritti, sono stata un pò “spenta”. Un bacio da Betta
Carissimi tutti,
grazie per il modo in cui leggete e fate vostre molte delle mie parole.
Talvolta vorrei essere altrove.
Talvolta mi sento fuori posto.
Talvolta pagherei un altro per essere al posto mio, ma non ho mai trovato nessuno, perchè siamo tutti figli della realtà in cui siamo immersi.
Il sogno, però, suggerisce la pausa ed essa ritempra le forze.
Poi la vita continua ed io, come voi, vivo.
Un abbraccio ed un sorriso.
anna