Nel cielo domenicale
rombano i motori d’aereo
con volteggi leggeri,
come nuove danzatrici improvvise
di scenografie elaborate.
Nasi puntati all’insù
seguono i solisti virtuosi
quasi bacchette d’orchestra
a dirigere il concerto intimo
di sogni fantastici.
I monti e lo specchio di lago,
guardano le azioni e i pensieri,
silenziose sentinelle,
testimoni immutati del tempo.
E ricordano altri uomini, altri clamori
persi negli echi della battaglia,
avventura lontana di padri
che parlano dalle pagine della storia.
Milioni di attimi
stanno
tra l’urlo della guerra e i battimani del pubblico,
identici l’azzurro del cielo e il verde degli alberi.
Incredibile quanto la mente umana possa elaborare pensieri. Incredibile quanto il cuore si unisca alla mente per ricordare e fare paragoni osservando semplicemente con il naso all’insù.
Tutto si incrocia, tutto si amalgama, sotto quel cielo; il verde degli alberi e la storia che si ritrova a vivere una vita diversa, ma sotto lo stesso scenario, con uomini diversi eppure sempre gli stessi.
Complimenti.
5st.
sandra
Complimenti Anna,
una poesia straordinaria.
Un sorriso e 5 stelle.
Molto bella la tua poesia, mi ha lasciato una sottile malinconia, la trovo molto profonda, e, come sempre, mi ha dato modo di riflettere sulla vita, vorrei spiegare la mia sensazione, ma non riesco a trovare le parole giuste, farei solo una grande confusione. Sei bravissima Anna. Ciao da Betta
Due domeniche fa ho assistito ad una manifestazione aerea nello stesso luogo che qualche millennio prima era stato campo di battaglia, la famosa battaglia del Trasimeno.
Millenni, appunto, in mezzo.
Non ci rendiamo conto che gli stessi luoghi in cui oggi viviamo hanno visto altri momenti, altre vicende.
Chissà cosa penserebbero le cose, se avessero la possibilità di farlo…
Un abbraccio a tutte e grazie per la vostra attenta lettura.
anna
Complimenti Anna, mi dai sempre profondi spunti di riflessione…
Grazie GiuseppeAntonio!
Un abbraccio.
a