Troppe parole mischiate al niente
Anni dietro ad anni
Come passi svogliati
Di chi passeggia senza meta…
Troppe lacrime non versate
Troppe risate smorzate
Troppe parole per scrivere parole
Dedicate al niente
Per far finta di non morire…
Troppe giornate svogliate
Troppe foglie cadute
Troppe grida soffocate
Troppe parole mischiate a speranze
Che non volevano rinascere…
Ed ora col passo incerto
Di un bambino che ha appena iniziato a camminare,
Nuovo come il sole al mattino,
Sono come nuvola carica di pioggia
E piovono parole che sanno di te
E sotto questo inevitabile acquazzone
Un po’ tremo per i tuoni ed i lampi
Ma la paura si scioglie in quegl’istanti
Quando incrocio i tuoi occhi
Quando sulle tue labbra
Muoio e risorgo “millemila” volte…
Hai fermato il momento in cui nel cuore si decide la rinascita.
Dopo migliaia di gesti senza pensieri, abitudinari e senza motivo ecco il colpo di reni, la sferzata, la presa di coscienza che tutto cambia.
Uno sguardo, un sorriso danno un nuovo e insospettato significato alla vita.
Bravo!
Un abbraccio e 5 stelle.
anna
Ciao…, nuvola carica di pioggia! Bellissima poesia.
Ti auguro di risorgere “millemila volte” su quelle labbra.
5st.
Sandra
L’Amore che vivifica chi vi si abbandona….
Complimenti.
Bellissima poesia! Complimenti e 5st.!!!
Troppe le volte in cui si cade..
Ma rialzarsi fa parte del nostro essere vivi..
Bravo..
Il “troppo” è un compagno indispensabile, a volte piacevole, a volte inopportuno nel percorso d’Amore.
Quello che tu narri è il “troppo” visto dal lato positivo, a tratti soffocato oppure appena accennato sottovoce.
L’importante è che in Amore non ci sia mai il “troppo poco”.
Bravo merendero, 5 stelle ed un caro saluto.
QS-TANZ.