Dopo i voli alti in cielo, quando generammo

Chantal-Giselle…

 

E dopo esser caduti.

Precipitati in un’ora.

Come Icari muti.

Senza avere  il tempo

neppure di gridare…

abbiamo acceso candele sette mesi

in cuore, per lei.

Con i pezzi delle nostre ali,

che credevamo d’aquila…

per vederla in luce

almeno.

All’ultimo suo calore,

ci ha dato nuove ali per salire

di nuovo,

per vedere il Sole da vicino,

di nuovo. 

Oggi,

a nove mesi da quel 2 di settembre,

quando quella linea in più ci fece sentire Dei,

la prima volta.

Oggi riprendiamo il volo che fa sognare

troppo,

lì dove il sangue non resiste.

Ma voleremo più in basso,

stavolta…

Se saranno di cera

di nuovo

ci faremo meno male,

forse…

 

(Ma la voglia di salire in alto è forte!)

2 pensiero su “Un Sole è risorto”
  1. Bravissimo!!! Veramente stupenda!!! Peccato che a questo mondo non ci siano più persone come te!
    Sei il mio mito!

  2. Grazie Giako per i tuoi apprezzamenti 🙂

    La poesia nasce in un cuore in fermento.
    Subito è solo un afflato,
    poi sale calda su per la gola
    condensandosi un po’.
    Finché alla fine,
    prima di uscire formata,
    entra in parole
    nascoste tra i denti,
    e poi
    in chi la legge
    o l’ascolta
    fa il percorso inverso.

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