E certe notti

sento

una voce assillante

suggerirmi il senso,

è in quei pochi momenti

che mi sento completare

e non provo paura alcuna

dinnanzi ai miei pensieri.

Placato,

cedo alle lusinghe del sonno;

al risveglio torno a sentirmi

in preda ad uno stato vegetativo

tra l’essere e l’esserci.

Solo la vista delle stelle

mi placa quella sensazione

di un male

insensato.

2 pensiero su “Notti”
  1. La sofferenza che diventa musica da leggere.
    Bella mi piace e se piace al Folletto piace a tutti 🙂

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