Rimuovere umanità

per rimanere interi,

pensare un’intenzione

atto concluso,

non avere sogni

per paura di perdersi,

sono tutte porte chiuse.

Che farsene di libertà

fra quattro mura,

a chi rivolgersi

vivendo per natura

come sordomuti?

Io non aspetto

più

Godot.

2 pensiero su “Porte chiuse”
  1. Depressione: in tutta onestà questa è la prima parola che ho detto dopo la lettura. Nel senso che questa poesia riesce, meglio di qualunque lungo e noioso trattato scientifico, a trasmettere quello che si prova in questo stato.
    E’ bellissima ed estremamente toccante per me.
    Non so nulla dell’autore e quindi non aggiungo altro.
    Solo un’ultima osservazione sulla poesia: l’unica cosa che mi piace un filo meno è il Godot alla fine. Il messaggio era già chiarissimo anche senza la citazione: la poesia non ne aveva bisogno a mio modesto avviso.
    5 stelle piene per me.

  2. Non è depressione, bensì compassione per tutti coloro che vivono nella routine di un giorno come l’altro, anche se macchiata di malinconia, la voglia di vivere è evidente e chiaramente trasmessa.

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