Terzo Premio Nazionale di Letteratura per Ragazzi “Progetto e Materia”
Edizione 2010/2011
Bando di Concorso – Sezione Adulti
Art. 1 – L’associazione artistico culturale “Progetto e Materia” bandisce la terza edizione dell’omonimo Premio Nazionale di Letteratura per Ragazzi con il patrocinio del Comune di Banchette (TO).
Per la sezione adulti, a cui possono partecipare tutti coloro che abbiano compito il 18° anno di età all’atto della spedizione del testo, il tema è “Un albero, tante storie”.
Art. 2 – Gli elaborati, scritti sotto forma di fiaba, dovranno sviluppare il seguente incipit: “Ci sedemmo insieme sotto all’albero e iniziai a raccontare…”. L’incipit dovrà essere riportato all’inizio di ogni fiaba.
Art. 3 – Ogni elaborato non dovrà superare le sei cartelle (di 30 righe per 60 battute circa), per un totale massimo di 10800 battute (spazi inclusi). E’ necessario indicare il numero di battute complessive in calce al testo.
Art. 4 – Ogni autore può partecipare con un solo elaborato.
Art. 5 – L’adesione richiede una quota di partecipazione per spese di segreteria di 10 € (da versare tramite bonifico bancario sul c/c 000041276410 – Unicredit Banca – IBAN IT16G0200831250000041276410, intestato all’associazione artistico culturale “Progetto e Materia”). Qualora il conto di provenienza sia intestato ad altro nominativo, nella causale del bonifico dovrà essere indicato il nome dell’autore della fiaba.
Art. 6 – Le fiabe dovranno essere inviate, unitamente al modulo di adesione e alla ricevuta del bonifico, secondo una delle seguenti modalità:
– per e-mail, all’indirizzo progettoemateria@libero.it. Il formato elettronico dei testi, da trasmettere come allegati, dovrà essere Documento Word (*.doc) o Rich Text Format (*.rtf);
– per posta ordinaria (non saranno ritirate raccomandate), all’indirizzo Associazione artistico culturale “Progetto e Materia” – Via della Torretta 29/4 – 10010 Banchette. In questo caso occorrerà inviare cinque copie cartacee più una copia su cdrom (non saranno accettati floppy disk).
Il termine ultimo per la spedizione è il 31/12/2010.
Art. 7 – Ogni fiaba dovrà recare il titolo, il nome e cognome dell’autore, il luogo e la data di nascita, l’indirizzo e un recapito telefonico.
Art. 8 – Gli elaborati non verranno restituiti.
Art. 9 – La giuria, le cui decisioni sono insindacabili, è costituita da scrittori, illustratori, docenti, operatori del settore psico-pedagogico ed esperti di letteratura per l’infanzia.
Art. 10 – Il primo classificato riceverà il trofeo “Progetto e Materia”, più eventuali premi messi in palio dagli sponsor. Il secondo e terzo classificato riceveranno una targa, più eventuali premi messi in palio dagli sponsor. Gli autori segnalati dalla Giuria riceveranno un medaglione.
Art. 11 – I premi non ritirati personalmente dagli Autori o da un loro delegato non saranno spediti, a meno di specifica richiesta via e-mail da parte dell’Autore, che si farà carico delle spese di spedizione.
Art. 12 – I testi premiati e gli altri testi ritenuti meritevoli saranno pubblicati sui blog e sul sito web dell’associazione e sull’antologia “Naturalmente… ad Arte”, che sarà edita in occasione della manifestazione “Fiaba 2011 (Banchette, 15-17 aprile 2011). Gli Autori avranno diritto a una copia gratuita della pubblicazione. La copia potrà essere ritirata durante la premiazione oppure richiesta via e-mail, con spese di spedizione a carico del destinatario. Copie aggiuntive del libro potranno essere acquistate al prezzo di copertina (salvo sconti per gli autori stabiliti dalla casa editrice), con addebito delle spese di spedizione, contattando direttamente la casa editrice che pubblicherà l’antologia.
Art. 13 – I partecipanti rinunciano al diritto d’autore. La proprietà letteraria dei testi rimarrà dell’associazione artistico culturale “Progetto e Materia”.
Art. 14 – A tutti i partecipanti sarà inviata per e-mail o per posta la comunicazione degli esiti del Premio, con indicazione della data e del luogo della cerimonia di premiazione.
Art. 15 – Ai sensi della legge 196/03 tutti i dati personali dei quali l’associazione “Progetto e Materia ” entrerà in possesso saranno utilizzati soltanto per quanto concerne il Premio e le attività ad esso collegate. I dati raccolti non verranno in alcun caso comunicati a terzi per finalità diverse da quelle del concorso.
Art. 16 – La partecipazione al concorso comporta l’accettazione di tutte le norme contenute nel presente bando.
Per ulteriori informazioni, contattare l’Associazione all’indirizzo e-mail progettoemateria@libero.it
Non capisco perchè i partecipanti debbano rinunciare al diritto d’autore…
Stimolante, divertente…
Se non fosse per quel piccolo dettaglio dei diritti d’autore.
Ovviamente è una condizione inaccettabile.
Peccato!
Cordiali saluti
Giuseppina Armando
Credo che oltre a essere una condizione inaccettabile sia vietato dalla legge sui diritti d’autore. Sono sicura che si tratta di una svista da parte dell’organizzazione. Di solito chi partecipa ai concorsi letterari autorizza la pubblicazione delle opere, fatto salvo il diritto d’autore, disciplinato da una legge. Buona giornata. Mara
Ovviamente non si fa riferimento ai diritti morali, che sono inalienabili.
da http://www.nidil.cgil.it/altre-tipologie/cessione-diritti-dautore
L’oggetto dell’edizione
L’oggetto tipico del contratto di edizione consiste nella pubblicazione per le stampe di un’opera. Tuttavia la volontà delle parti è fondamentale nella determinazione dei diritti cui si estende tale contratto. Infatti, l’art. 119 l.d.a. ipotizza la possibile estensione, mediante patto espresso, dell’oggetto dell’edizione a tutti i diritti di utilizzazione dell’opera che spettano all’autore, anche i diritti di utilizzazione derivanti da eventuali elaborazioni e trasformazioni di cui l’opera è suscettibile, compresi gli adattamenti alla cinematografia, alla radiodiffusione e alla registrazione su apparecchi meccanici (cd. “diritti secondari”).
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da: http://www.siae.it/Faq_siae.asp
Diritto d’Autore
Cos’è il diritto d’autore?
La legge speciale 22 aprile 1941, n. 633 istituisce la tutela delle opere dell’ingegno di carattere creativo, che appartengano alla letteratura, alla musica, alle arti figurative, all’architettura, al teatro, al cinema. La tutela consiste in una serie di diritti esclusivi di utilizzazione economica dell’opera (diritti patrimoniali dell’autore) e di diritti morali a tutela della personalità dell’autore, che nel loro complesso costituiscono il “diritto d’autore”.
Quali sono i diritti morali?
I diritti morali sono assicurati dalla legge a difesa della personalità dell’autore e si conservano anche dopo la cessione dei diritti di utilizzazione economica. Essi non sono soggetti a termini legali di tutela.
I principali diritti morali sono:
il diritto alla paternità dell’opera (cioè il diritto di rivendicare la propria qualità di autore dell’opera);
il diritto all’integrità dell’opera (cioè il diritto di opporsi a qualsiasi deformazione o modifica dell’opera che possa danneggiare la reputazione dell’autore);
il diritto di pubblicazione (cioè il diritto di decidere se pubblicare o meno l’opera).
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da http://www.dirittoproarte.com/ldaespl/trasfdir.htm
In tema di trasferimento dei diritti di utilizzazione, è rinvenibile nel nostro attuale ordinamento giuridico una dualità di disciplina, presente sia in ambito codicistico all’art. 2581 c.c., sia in ambito speciale ai sensi degli artt. 107 e ss. della LDA.
Con la prima norma – peraltro molto scarna – il legislatore riconosce la piena legittimità degli atti di trasferimento per i diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno.
Al secondo comma dell’art. 2581 c.c. è poi prevista la forma scritta necessaria ad probationem e non ad substantiam per il trasferimento negoziale inter vivos dei diritti stessi.
Ciò significa che il documento di cessione rileva solo ai fini probatori, mentre per la validità dell’atto il trasferimento potrà essere concordato in qualsiasi forma, anche orale.
Già il nomen iuris della norma che fa riferimento alla “utilizzazione” dei diritti di autore permette di individuarne ed attribuirne oltre che una connotazione per così dire morale anche una connotazione patrimoniale.
Ovviamente, anche in questa materia, così come più in generale in tutto il campo dei diritti disponibili, rileva – ai fini della compiuta trasmissione dei diritti di utilizzazione economica delle opere dell’ingegno – la volontà contrattuale delle parti.
E’ pertanto naturale e possibile che l’atto negoziale abbia ad oggetto anche solo una parte dei diritti medesimi.
La giurisprudenza, in linea con le nostre opinioni, ha infatti affermato che il diritto patrimoniale d’autore, per quanto lo consente la materialità del bene che ne è l’oggetto è assimilabile al diritto di proprietà (Cass. Civ. 3004/73).
Con il concetto espresso dalla Suprema Corte in questa massima, si riconosce quindi al diritto patrimoniale d’autore la caratteristica dell’assolutezza, cioè l’attitudine dello stesso ad espandersi, fino a comprendere tutte le possibili facoltà di godimento e di disposizione, e non soltanto quelle tipiche enumerate dalla legge, in quanto assicura al suo titolare una signoria immediata sul bene immateriale.
Ovviamente questo non implica a favore del cessionario del diritto un totale ed indiscriminato potere sull’opera acquisita.
Residuano infatti, come è noto, i principi più fondanti di questa specifica materia, quali sono ad esempio i diritti di inedito, di paternità e di ripensamento.
Ciò naturalmente và interpretato “cum grano salis”, visto che non tutte le modifiche dell’opera ceduta rilevano ai fini di un eventuale addebito per l’ipotesi di violazione dei diritti morali di cui sopra.
Grazie per la risposta, adeguatamente complicata. Resto dell’idea che ad ogni autore interessino non solo i diritti morali che, essendo inalienabili per legge, non possono essere oggetto di discussione, ma anche i diritti patrimoniali. Perché non rinunciate a quella clausola? Non può più essere una svista: ve l’abbiamo fatta notare, adesso.
Cordiali saluti
Giuseppina Armando
Partecipo ai concorsi letterari e leggo spesso i bandi pubblicati.
E’ la prima volta che mi capita di trovare una simile clausola, cioè la rinuncia ai diritti d’autore per partecipare ad un concorso che non è nemmeno gratuito, ma prevede una tassa di lettura, iscrizione o partecipazione che dir si voglia.
Le giustificazioni addotte da parte dell’associazione che promuove il concorso, nel bizantinismo di citazioni che le accompagna, lasciano il tempo che trovano, visto che nessun decreto o interpretazione supera o elude la legge di riferimento.
Meglio sarebbe stato scrivere che i partecipanti, a costo zero o a costo x, se selezionati o vincitori, pur conservando i diritti d’autore e la più che ovvia paternità dell’opera, cedono il diritto di pubblicazione per quell’antologia sola che sarà pubblicata con quel fine scritto e descritto nel bando di concorso, magari visto anche un fine benefico, se prestabilito.
Incaponirsi in teoremi difensivi è limitativo.
Per quanto mi riguarda, posso scegliere di fare beneficenza, ma non sentirmi sopraffatta dal doverlo fare e col fucile puntato nella schiena.
Mi scuso per la crudezza del paragone, ma non vedo il motivo dell’arroccamento.
Ammettere limiti o errori è dimostrazione di onestà mentale e formale.
Grazie per aver letto anche il mio parere, pur se di modestissimo livello, che nessuno acccusa, pur prendendo posizione.
Partecipare ad un concorso, infine, è sempre scelta personale.
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