Alice era in camera, sdraiata nel suo letto con la voce di Max Pezzali che si diffondeva per la stanza. Le piaceva molto passare il suo tempo libero in questo modo, la rilassava: pensava a tutto ciò che le era capitato durante la giornata e rifletteva sulle cazzate che poteva evitare e su tutte quelle cose di cui invece era contenta.

Questa sera però era diverso: Luca le aveva scritto un messaggio. Era stato un messaggio semplice e innocuo ma l’aveva scossa profondamente: “ciao piccola come va? ti andrebbe di vederci?”. Lei non aveva risposto non c’era riuscita… c’aveva provato si…ma un magone nel profondo dello stomaco glielo aveva impedito. Era troppo tempo che non si sentivano e rivederlo significava rivangare vecchi e, a volte, troppo dolorosi ricordi. Ma purtroppo ormai il meccanismo era scoccato e ora si trovava li, sul letto con le lacrime agli occhi a pensare a quanto quel ragazzo l’aveva resa felice ma, allo stesso tempo, quanto l’aveva fatta soffrire.

Quest’ultimo anno era stato molto particolare per Alice, aveva avuto il suo primo ragazzo e con lui aveva passato i più bei momenti di tutta la sua vita: il suo primo bacio, le prime bugie ai genitori e per la prima volta era stata innamorata.

Questa sera lì sul suo letto, con la loro canzone di sottofondo, pensava ad ogni singolo momento della loro storia.

 

Tutto era cominciato una solare giornata di febbraio, tutta la compagnia era andata a fare un giro in bicicletta con l’unico scopo di  stare insieme e divertirsi. Alice e Luca non si conoscevano da molto ma erano già grandi amici: qualcosa tra di loro era già scattato ma se ne sarebbero accorti solo di li a poco. Al ritorno Luca aveva voluto accompagnarla a casa ed era stato proprio li, davanti a quel vecchio palazzo, con il pericolo del padre di Alice alla finestra, che Luca si era bloccato davanti alla bici di lei e con tutta la calma che era riuscito a trovare le aveva detto “tu mi piaci!”. La reazione di Alice era stata davvero singolare e aveva un po’ irritato Luca: era scoppiata a ridere, gli aveva dato un bacio sulla guancia e se n’era andata con il suo enorme sorriso.
La sera Alice si era distesa proprio come oggi nel suo letto e proprio come oggi le era arrivato un messaggio di Luca, ma quella volta ne era stata felice. Avevano passato tutta la serata a scriversi e quella sera entrambi si erano addormentati con il sorriso. Il giorno dopo si trovarono nel loro parchetto segreto, rimasero abbracciati a lungo, fino a che Alice raccolse tutto il coraggio ereditato da suo padre, che era davvero poco, e baciò Luca. Per un istante entrambi percepirono il mondo circostante bloccarsi e proprio in quell’istante capirono che molte cose sarebbero cambiate.

 

Mentre la mente di Alice vagava nei ricordi una voce l’aveva riportata alla realtà. Dopo pochi istanti la porta della sua camera si era aperta e con il suo stesso sorriso era apparsa sua madre che le aveva passato il telefono. Era Michele, il dolce Michele, il migliore amico di Alice che quasi certamente le voleva parlare della sua giornata e di quanto fosse dura essere gay a 15 anni.

-Pronto?

-Ciao Alice sono Michele. Disturbo?

-No tranquillo, stavo solo ascoltando un po’ di musica

-Ti volevo chiedere se ti va di uscire con me e Sara questa sera. Sai con il suo ragazzo non va molto bene e vorrebbe sfogarsi un po’.

-Va bene anche io ho molte cose da dirvi

-Ok a dopo ciao ti voglio bene

Alice, Michele e Sara, il trio inseparabile, ancora una volta fuori insieme a raccontarsi i rispettivi problemi. Ognuno con un problema diverso e ognuno pronto a dare il massimo per far felice gli altri due. La serata era passata tranquilla, Sara aveva parlato del suo ragazzo che dopo un anno e mezzo non presentava più molto interesse per lei, Michele come il solito, con voce sognante aveva raccontato dei momenti di panico che durante la giornata erano stati provocati dal ragazzo che gli piaceva ma che purtroppo era irrimediabilmente… “etero”. Alice invece, non aveva parlato del messaggio di Luca, non ne valeva la pena… conosceva già i loro commenti… in coro la prima cosa che avrebbero detto sarebbe “che stronzo!!”…ma Alice sapeva che Luca non era stronzo e sentirselo dire avrebbe reso ancora più duro il compito di difendere l’unica persona che fosse riuscita a renderla davvero felice.

Arrivata a casa Alice aveva accennato un piccolo “ciao” ai suoi genitori, li aveva baciati entrambi sulla guancia e silenziosamente se n’era andata a dormire, con la certezza che non sarebbe riuscita ad addormentarsi. Infatti li nel suo letto iniziava a chiedersi perché difendere una persona che le aveva fatto così male.

 

Erano un po’ di giorni che Luca si presentava lontano e distaccato: cercava di cambiare argomento ogni volta che Alice accennava ad un “ti amo” ed evitava disperatamente di litigare. Alice aveva paura di uscire quel pomeriggio perché sapeva che non sarebbe tornata a casa felice e nel suo cuore sapeva che quel giorno sarebbe finito tutto. Si erano trovati come sempre nel loro posto segreto dove ogni cosa sembrava rimanere immobile ad attendere il loro arrivo. Alice era arrivata in ritardo: le piaceva molto farsi desiderare dal suo amore. Appena arrivata come ogni sabato era corsa in contro a Luca ma questa volta non l’attendeva un dolce bacio, ma un freddo e distaccato abbraccio. Luca l’aveva fatta sedere sulla panchina che così tante volte li aveva visti abbracciati e guardandola fissa negli occhi le aveva detto che non l’amava più. Alice era rimasta immobile con gli occhi pieni di lacrime e disperazione. Era passato un anno da quel giorno in cui piena di timori, in quello stesso punto l’aveva baciato; e ora si sentiva completamente persa, sola e piena di tristezza. Voleva urlare, dire al mondo che non voleva perdere Luca ma tutto ciò che riuscì a fare fu piangere. Una cosa la consolava, Luca era ancora li con lei, ma non capiva se quella era davvero una cosa positiva.

 

Quella sera Alice si era addormentata così, con gli occhi lucidi proprio come quel triste sabato.

 

6 pensiero su “Ricordo di un amore”
  1. E’ carino e molto giovane. Stai attenta all’ortografia. Sandra

  2. grazie mille è stato utile x scuolaaa
    ciaoo…..e cmq è molto bellooo

  3. scusate mi sono resa conto degli errori…ops 🙂 sono contenta che vi sia piaciuto

  4. giovanile……. si, molto giovanile, continua a scrivere ed ad emozionarci, leggerti è stato piacevole……… ciao ciao

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *