Dietro ogni maschera un viso,
uno sguardo di ghiaccio
una bocca serrata,
dietro la maschera
nessun colore,
finti sorrisi
lacrime pronte
senza dolore.
Scivola lentamente
la maschera da ogni viso,
un brivido caldo penetra il corpo
infuoca lo sguardo
accende un sorriso,
ogni sua ruga racconta una storia,
molti insuccessi
o una piccola gloria.
Mai rinuncerò a queste emozioni,
amatemi odiatemi
comprendetemi se potete…
ma non porterò mai una maschera…
sono così come mi vedete.
Essere o essere altro?
Domanda suggestiva che per alcuni non ha mai risposta.
Essere se stessi è, invece e a mio parere, l’unica risposta possibile, perchè cancellare animi, dolori, affetti, esperienza è come fuggire dalla vita stessa che rende unici.
Bellissima.
anna
5 st.
Ciao Grazia, ben tornata!!!
Sei tornata con una poesia bellissima.
E’ vero ciò che dici, la maschera è un “accessorio” per alcuni indispensabile per altri, odioso.
Mi viene da dire che bisognerebbe prevederne l’uso solo in situazioni limite.
E’ un piacere leggerti.
Brava e 5 stelle. QS-TANZ.
Non è da tutti riuscire ad essere quelli che siamo, o meglio, è difficile far vedere agli altri le nostre fragilità perchè in tal modo siamo molto più vulnerabili e come dire…, senza nessuna protezione, allo stesso modo, per le gioie, perchè possono provocare invidie. Ma chi ha il coraggio di mostrarsi al Mondo per come è, probabilmente ha pure un’ottima autodifesa.
Molto bella.
5 st.
Sandra
A volte le maschere servono per difendersi… se sei fragile il mondo te la fa pagare cara… Bravissima!
Dico sempre che chi mi vuole bene deve accettarmi per quel che sono, con i miei pregi e con i miei difetti.
Complimenti per questa bella lirica e 5 stelle.
Ahimé una maschera tutti la portiamo …..non credi…!!!