Docile e incerto si posa il palmo
d’una pargoletta mano sull’incavo del seno
e tenera boccuccia stille di latteo nettare reclama.
Sono due grandi occhi fissi nei miei,i miei nei tuoi
e t’amo. E t’amo e poi ti chiedo:”Chi sei, dov’eri?
Prima che al mondo fossi col canto d’un vagito?
Prima che al buio attendessi dal mio ventre l’uscita?
“Nello spessor del tempo tu palpitavi forte,
ti tramavano alacri tessitori d’amore.
Fosti poi nel mio cuore come incerta speranza,
al cessar d’una bimba divenuta ormai donna.
Ed ancora venisti alla luce d’un volto,al profilo d’un corpo:
ti strappò al tuo nulla desiderio imperioso
di tuo padre e tua madre:assentì il nostro amore
ai due corpi abbracciati se piovean su di me le parole sognate:
e s’apriva alla brezza gelsomino notturno,
e s’univano i semi in un grido d’amore
e la vita fu in me,non più incerta speranza,
cadenzata da un cuore già all’unison col mio,
ritmando l’uscita dal mio porto sicuro.”
Or si chiudon le palpebre sugli occhi tuoi grandi,
son di latte tue labbra,sono azzurri i tuoi sogni,
son di trine i silenzi e ti cullo e tu dormi.
Bellissima la poesia e potrei dire un altro aspetto, dei suoi molteplici, di Donna, Madre nel suo progetto avverato di Maternità.
Dare la Vita dall’Amore.
Complimenti e 5 st.
Sandra
Bellissimo questo canto di madre al suo bimbo che nasce e che è il compimento dell’amore che dà senso alla sua vita.
Le donne, infatti, per chi talvolta lo dimentica, sono anche madri.
Bravissima.
anna
5 st.
Un bellissimo inno a una nuova vita che si affaccia sul mondo.
Complimenti e 5 stelle.
Caspita… meravigliosa poesia, darai un amore immenso a tua figlia, complimenti non ti meriti solo 5 stelle meriteresti l’intero firmamento!
Bellissime parole che descrivono l’amore per questo atto e proseguo della nostra vita. La forza e l’amore di una madre che con grande consapevolezza mette al mondo il suo frutto amandolo ancor prima di essere.
Bravissima anna cervone e così che si ama…