Ho visto inondata di bianco,

la terra di candida neve,

ho visto nell’arida valle

un tacito mare senz’onde,

di fiocchi ora larghi, ora lievi

che lenti, sull’antiche pietre,

imbiancano i giorni di pace.

Ed in sottile singulto

morire il monotono rio,

un dì sì copioso e giulivo,

che come sonorità stanca,

si perde nel gelido manto.

Ho visto del melo sfiorito,

scheletrica ombra funesta

segnare di trame sottili

le livide sere lunari,

e densi spirali di fumo

salire dai tetti spioventi,

chè sotto la coltre invernale

la vita continua ed attende.

2 pensiero su “Candida attesa”
  1. Molto interessante. Continua su questa scia. Un solo accorgimento, se mi è concesso: nel primo verso non capisco il senso della virgola, giacché è collegato al verso successivo. “Ho visto inondata di bianco/la terra di candida neve….”. Comunque bene.
    3 st.
    Mat

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