Ho visto inondata di bianco,
la terra di candida neve,
ho visto nell’arida valle
un tacito mare senz’onde,
di fiocchi ora larghi, ora lievi
che lenti, sull’antiche pietre,
imbiancano i giorni di pace.
Ed in sottile singulto
morire il monotono rio,
un dì sì copioso e giulivo,
che come sonorità stanca,
si perde nel gelido manto.
Ho visto del melo sfiorito,
scheletrica ombra funesta
segnare di trame sottili
le livide sere lunari,
e densi spirali di fumo
salire dai tetti spioventi,
chè sotto la coltre invernale
la vita continua ed attende.
L’attesa della natura come lezione di vita.
Bella….
Molto interessante. Continua su questa scia. Un solo accorgimento, se mi è concesso: nel primo verso non capisco il senso della virgola, giacché è collegato al verso successivo. “Ho visto inondata di bianco/la terra di candida neve….”. Comunque bene.
3 st.
Mat