Un laboratorio di idee,
é così che definisci
la tua stanza
quando io mi
manifesto nella creatura
noiosa rimproverandoti
per il tuo caos.
Scendo sempre
in punta di piedi
in quello che definisci il tuo regno.
Sto cercando di dare
una parvenza diversa e
intanto spalanco la finestra;
non oso certo spolverare
le due scrivanie dove sparpagliati
ci sono i tuoi progetti, le
tue matite, i tuoi libri
eco-design,
per non parlare dei
due computers accesi,
dove figure colorate
si alternano in una
danza lenta e
senza suono.
Forse,
loro ne sanno
più di me
sui tuoi sogni,
e questo disturba
la mia mente e
mortifica il mio cuore.
Con i figli siamo
sempre perdenti,
per questo,
mio malgrado,
spero tanto che
la tua fantasia,
il tuo amore per l’arte,
i tuoi progetti, e le
tue capacità
siano sempre
fedeli fiancheggiatori,
in fondo, ciò che
fa più alta la somma
é la passione che
spesso porta alla
realizzazione,
tutto il resto,
come dice una canzone,
è “noia.”
C’è grinta, bisogno di ordine, desiderio di imporsi, ma anche tanta tolleranza e rispetto per gli altri.
Leggo anche una punta di gelosa malinconia per il sentirti in qualche istante posposta negli interessi di chi ti sta accanto. E’ una bella creazione, uno sfogo di uno spirito libero.