Ad un’amica cosa dici
quando sai che la malattia
la sta divorando…
Ad un’amica come puoi
consolarla,
quando le lacrime
scendono invisibili dai tuoi occhi.
Ad un’amica
le fai appoggiare la testa
sulle tue spalle
e la sorreggi
la fai sorridere
anche se la vita adesso
non sorride più a lei
e preghi con lei
in un miracolo.
Molto bella. E vera.
Le si può dire di lottare e di non smettere di sperare. E’ una belva antica quella che divora l’essere umano rubandogli la serenità, ma prima di prendersi la VITA, deve trovare aggressività nel malato e tanto Amore intorno.
Comprendo benissimo la situazione e la penna può essere di conforto.
Bravo.
Sandra
Più che le parole dicono i gesti.
Il poeta sa dare voce ai suo sentimenti e ha la sensibilità di comprendere e muoversi oltre ciò che viene detto.
anna
Ti mando un forte abbraccio … e una preghiera dal cuore affinché la luce invada gli angoli più bui e colmi di sofferenza…
Cominciamo a capire che cosa succede…
Il meccanismo che compone il nostro organismo cellulare muore e si moltiplica migliaia di volte al giorno.
Succede che il meccanismo ogni giorno sbaglia ed ogni sacro santo giorno della nostra esistenza ci ammaliamo.
Logicamente abbiamo un sistema immunitario che va e sconfigge quelle cellule che non corrispondono..
Ogni tanto succede che il meccanismo si distrae si inceppa ecc…
Ecco che la bestia ha la meglio…
Non so cosa dire veramente, succede che muoriamo e questa è la verità assoluta.
Anch’io tempo fa sono stato in quel reparto a trovare un amico…
Mamma mia.
E poi come dice mio cugino “Prete di paese” di quelli che conbattono in prima linea..
“E poi chiniamo il capo che non l’abbiamo mai fatto”.
Un bacio sulla fronte alla tua amica, ma fallo pero, ci tengo veramente.
E’ solo in queste situazioni che il folletto non è più “il folletto” ma Davide col cuore in mano che vi abbraccia e soffre con voi.
Ciao perchè hai scritto questa poesia molto bella, e per chi l’hai scritta, pensanso a chi? Io la dedico ad una mia Amica di nome Sara.
Firmato Cicca di anni 10 e faccio la 5^ C
scuola S.GIOVANNI BOSCO…….
Pomezia (RM)
Che dirti il suo dolore è il tuo dolore, la sua sofferenza la tua sofferenza, quando l’amicizia è vera tutto diventa condivisibile. Il dolore immenso, ci unisce, lo porterai sempre con te, e non sarai mai sola. Vi abbraccio, Adriana