Oggi sopra Milano è successo un evento del tutto eccezionale…

Quelli che capitano così raramente, che per forza poi, bisogna celebrarli, perché sono momenti magici che segnano e costellano – con la loro luce – le strade delle vite di ognuno.

C’è un’anima smarrita nel Mondo che oggi pomeriggio, mentre la città giaceva immobile ed inerme, sotto la cappa di una domenica particolarmente afosa, ha risalito il Monte Stella – proprio dietro lo Stadio di San Siro – da dove si guarda tutta la città di Milano, dall’alto.

La stessa collinetta su cui sognò di arrampicarsi, tanti anni prima, accanto al ragazzo di cui si era innamorata a scuola: un giovane Spirito dalle sembianze di uomo, intriso di libertà, di bellezza e di mistero, così com’è mistero l’energia che regna nell’Universo – che muove ogni cosa – e l’Amore.

Una mattina davanti a scuola lei era andata lì per aprirgli il suo cuore  perché l’anno di studio era terminato e non voleva perderlo, volevo farsi avanti e dichiarargli il suo Amore ma l’emozione la bloccò come ogni volta, quando si perdeva negli occhi grigio-azzurri di lui, quando il cuore sobbalzava ad ogni suo movimento, ad ogni suo sorriso… andò lì e non trovò le parole e lui purtroppo era già arreso, le disse: “ormai la scuola è finita… mi dispiace per gli alunni e per le alunne”… che era un modo per dire – mi dispiace per te – e poi guardò la collinetta e le chiese: “secondo te c’è il vento lassù? “;  insieme avevano guardato gli alberi ondeggiare sospinti da una lieve brezza, la stessa che cercavano entrambi tra le insidie e la solitudine dell’esistenza in questo Mondo che – a volte – diventa un luogo d’esilio per l’anima sola, alla ricerca di luce, di verità, di purezza e libertà.

E così si separarono, lei non lo seguì perchè doveva sostenere un’interrogazione e lui se ne andò verso la sua collinetta, a giocare a frisbee con il vento.

Lo rincontrò di tanto in tanto, negli anni che seguirono, nei parchi, in fiera di Senigallia, perchè il cuore di lei lo cercava sempre.

Spesso lui partiva: Brasile, Messico, Marocco… Ma ogni volta che lo rivedeva era come se non lo avesse mai perso; lui era sempre avvolto in un mantello di magia, di profumi, come se tutte le essenze e le energie, visibili e invisibili, fossero racchiuse nel suo essere, come se avesse mescolati dentro tutti i colori e i sapori del Creato… e a lei bastava essergli accanto per fare il giro del Mondo in un secondo …

Poi lui morì.

Si, chi l’avrebbe detto che sarebbe morto così giovane e che di tempo non ce ne sarebbe stato, come invece lei credeva? Perché tante volte rimandiamo le cose a ‘domani’ ma non pensiamo mai – e se non ci fosse, il ‘domani’? (Ma questa è un’altra storia…).

Greta non scordò mai Morgan, per tutti gli anni a venire ricordò sempre ogni loro singolo incontro, ogni sguardo, sorriso, parola. E per anni cercò invano chiunque avesse anche un solo suo piccolo particolare: a volte potevano essere gli occhi, a volte il sorriso, altre la camminata fiera, altre ancora i vestiti leggeri e colorati, oppure i capelli biondi spettinati … ma niente era paragonabile a quello che provò per lui, a ciò che il suo essere le trasmetteva.

Egli ha lasciato la Terra dieci anni fa, all’ età di 24 anni e ancora oggi è forte la sua presenza in ogni luogo e in ogni bellezza della Natura. Ancora oggi restano le tracce d’Amore e Magia che ha infuso nell’Anima del Mondo e ha impresso nel cuore di chi ha avuto la fortuna d’incontrarlo, lungo la sua strada.

Greta oggi ha risalito ancora una volta la collinetta senza di lui, ma con il suo ricordo vivo dentro ed ha portato con sé una conchiglia rubata all’ Oceano, l’ha portata fin lassù e l’ha donata al vento che circola libero sopra Milano, quello stesso vento con cui, tredici anni prima, Morgan aveva giocato a frisbee, senza di lei.

E mentre la città sonnecchiava sotto il sole, l’Oceano ed il Vento di Milano si sono incontrati e hanno fatto l’Amore… ma nessuno lo sa, perché – certi miracoli – avvengono in silenzio, anche se in loro risiede una forza che può stravolgere un Mondo intero, come solo la potenza di un profondo sentire sa fare.

E loro erano lì, l’uno accanto all’altra, ad ammirare quello spettacolo e ad ascoltare la vita che si espandeva tutt’intorno, riempiendo di bellezza ogni cosa.

Un giorno magari chissà, qualcuno troverà quella conchiglia e si domanderà con stupore che cosa ci fa una conchiglia così lontana dal mare.

Tutto ciò che vedrà, sarà solo la sua forma bianca candida, la sfiorerà con le dita, l’accarezzerà per sentirne la consistenza e poi magari se l’appoggerà all’orecchio, per scoprire se si sente la voce del mare e forse, se sarà abbastanza attento, riuscirà anche ad udire il racconto sussurrato di una dolcissima storia d’Amore, la stessa che resterà per sempre impressa – come miliardi di altre storie – tra gli spazi infiniti che dividono e – allo stesso tempo – uniscono con eterni Ponti d’Amore, i nostri due Mondi.

8 commenti su “L’Amore sopra Milano”
  1. Chi troverà quella conchiglia, domani o tra migliaia di anni, risentirà la voce del mare edi certo avrà davanti due occhi in cui perdersi, perchè l’Amore soffia come il vento e riconosce chi ha cuore sincero e disinteressato. Passano gli anni, infatti, ma le storie d’amore affascinano sempre, soprattutto se raccontate in questo modo delicato e gentile.
    Ciao
    anna

  2. Una tenera storia d’Amore, apprezzabile solo per chi sa ascoltare il vento, e sa raccoglierne i suoi messaggi. E’ l’attenzione che manca al Mondo per capire la Vita, che se anche breve, può essere, tuttavia, eterna nella memoria.
    Sandra

  3. Bellissimo e struggente, lascia addosso un velo di malinconia che tormenta, mi piace il tuo modo di scrivere, brava, 5 st meritatissime

  4. Grazie di cuore … è una storia che mi porto dentro dall’età di diciassette anni…. <3
    un abbraccio sincero

  5. Dolce e triste.. il ricordo di un sogno mai fatto, di un amore mai vissuto… la tristezza del non aver vissuto il momento quando poteva essere vissuto… purtroppo accomuna molte persone… anche senza la tragica fine del giovane.
    L’amore, ha un sapore di memorie antiche che non riusciremo mai a dimenticare.. pur non avendolo vissuto… il dolore per non aver avuto la forza ed il coraggio di ..”urlare” il proprio amore alla persona amata.. quando era possibile.. è una “prigione a vita”.. una condanna che non perdona e non ti fa perdonare te stesso… ti porta a cercare “un sosia” che non troverai mai! L’amore …è un sogno irrealizzabile a cui dare un volto, un volto che spero “tu” possa trovare quanto prima… e quanto più “somigliante” possibile!

  6. Ciao Letterio… grazie. Leggo le tue parole solo ora. Devo dire che hai descritto perfettamente le mie sensazioni -‘una prigione a vita’ – che torna costantemente a mostrarsi quando m’illudo di aver incontrato qualcuno della sua Grandezza ….
    Sotto un certo aspetto è anche un bene che il mio cuore sia là – perché eleva il mio spirito verso le energie e le bellezze dell’Universo – in modo tale che sia – almeno in parte – protetto dalle bassezze della nostra umanità e di questo Mondo.
    In tutto ciò che di meraviglioso e puro e libero esiste – lui è. E’ la stella che illumina il mio viaggio.
    Forse – io lo spero – in un’altra vita, ognuno di noi avrà un’altra possibilità. …..
    Un altro lui non si può avere… ma ci sarà pure – in qualche angolo di Mondo – un animo buono, cosi umile, libero e magico, con cui giocare a frisbee nel vento …. tra il respiro della natura e il canto delle maree …. 😉
    Un abbraccio

  7. Mi è piaciuto tantissimo anche se un po’ triste è comunque favoloso e veramente bello e profondo!

  8. Sono sicura che un giorno arriverà l’amore che tu meriti… perché chi ha il cuore dolce come il tuo deve ricevere tutto l’amore del mondo… sono certa che vi incontrerete tu e quel ragazzo che hai amato e che amerai per sempre…

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