Scampoli di cielo dardeggiano

tra lucore di lacrime

nel desolato silenzio

di un giorno qualunque

velato dall’uggia autunnale

che ammanta la campagna

in ottobre.

Mi aggrappo

a quei lembi di cielo

errando tra gli argentei ulivi

che sorridono all’aprirsi

di sereno là dove diradano

le nuvole e i sentieri

ramati effondono rugiada.

L’inquietudine lentamente

si placa tra le essenze di erbose

radici e le umide zolle di terra

tra le braccia dei tronchi solenni

che cullano la malinconia

di giorni che veleggiano

verso un porto di pace.

2 pensiero su “Un giorno qualunque”
  1. L’autunno e il suo fascino raffigurati in questa lirica che ha da sfondo gli elementi che lo caratterizzano e ce lo rendono caro.
    anna

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