Luce
Dai tuoi occhi splende la luce
appena li apri la mattina quando ti svegli.
Dallo spigolo destro del tuo labbro superiore
nasce la luce che si effonde […] …continua a leggere
Dai tuoi occhi splende la luce
appena li apri la mattina quando ti svegli.
Dallo spigolo destro del tuo labbro superiore
nasce la luce che si effonde […] …continua a leggere
Vorrei vivere a New York
per bussare di mattina alla tua porta
portandoti la colazione.
Vorrei vivere a New York
per prendere il tuo […] …continua a leggere
Non è l’odore delle cose buone che cucini,
né tantomeno la fragranza della scia che lasci quando passi.
Non è l’olezzo lasciato dal vento
che attraversa i tuoi capelli […] …continua a leggere
Sarò la pioggia
che bagna delicatamente i tuoi capelli
e buffamente li arruffa;
che batte un ticchettio sulla tua finestra
e timidamente ti […] …continua a leggere
Rallentò per fermarsi al casello dell’autostrada; imboccò la corsia con l’insegna bianca e azzurra con scritto “Viacard”; si arrestò per pagare il pedaggio e ritirata la tessera, come si alzò la sbarra, si avviò verso la rampa d’uscita. Presa la strada provinciale, mantenne un andamento meno veloce di quello che[…] …continua a leggere
Non sempre la vita si presenta come è stata immaginata, anzi quasi mai! Non sempre va tutto come è stato pianificato, anzi, c’è sempre un imprevisto che, seppur piccolo, manda tutto all’aria. E’ il destino, il fato, che interviene all’improvviso, inaspettato, che spazza via tutto come un uragano, lasciando dietro[…] …continua a leggere
– New York, la mia città adottiva. Da quando ho lasciato Marte per eseguire il mio compito è diventata la mia città. Il mio compito o la missione che da altri mi è stata assegnata? Perché io? Perché mi hanno creato per compiere questa missione! Il mio sacrificio servirà a[…] …continua a leggere
Non era alta, poco magra, aveva anche un seno vigoroso, eppure era tanto giovane. Carnagione chiara con due deliziose guance rosee, viso tondo con due grandi occhi così e delle labbra rosse, fresche. I capelli erano di un biondo dorato, per questo era chiamata Dora. – Ehi scusa? Possiamo conoscerci?[…] …continua a leggere
Ore 15.45 Mi trovavo nella sala d’aspetto del dentista. Ero venuto per accompagnare un mio amico che ora si trovava dentro dal dottore ed io aspettavo che terminasse. Ogni anno nel periodo di Natale, il mio amico, si recava sempre dal dentista perché, come diceva lui, doveva avere i denti apposto per[…] …continua a leggere
Ore 16.25 Mi recavo in centro come mio solito durante le vacanze di natale per comprare i regali. Avevo preso il tram ed ero seduto su uno di quei seggiolini singoli che davano le spalle ai finestrini e guardano verso l’interno del tram; i posti tradizionali a due erano gia[…] …continua a leggere